martedì 17 marzo 2015
lunedì 16 marzo 2015
Maratona delle Terre Verdiane 2015..."Un buon allenamento".
Dovendo fare un allenamento di circa 55km,ho avuto la
brillante idea d’iscrivermi alla matatona delle Terre Verdiane;gara che si
corre a pochi chilometri da casa mia e facilmente raggiungibile in macchina.
L’ho fatto perché non mi piace sfruttare i ristori e l’organizzazione di chi fa
dei sacrifici per far correre le persone e rende sicuri i percorsi. Domenica
mattina,piove e c’è freddo. Raggiungo il paese che vedrà il traguardo della
gara, Busseto, in compagnia di amici e lasciata
la macchina in parcheggio,raggiungiamo Salsomaggiore,località di partenza della
maratona,con una delle navette messe a disposizione dagli Organizzatori. Il ritiro dei pettorali
è molto caotico,c’è una lunga coda ed il posto è angusto (magari da rivedere la
location). Per metterci in tenuta da gara ci dirigiamo verso gli
spogliatoi posti circa un chilometro più
avanti,intanto il cattivo tempo imperversa.
Raggiunti i locali adibiti al cambio, noto subito una marea di persone e
una calca incredibile. Ci spogliamo a fatica. Dopo un pò usciamo e portiamo i
borsoni ai camion adibiti al loro trasporto. C’è freddo,piove e moltissimi di
noi iniziano un lungo riscaldamento nel viale da dove ci sarà lo start.
Partenza posticipata di un quarto d’ora e gente che continua a correre zig zagando
tanto da sembrare mosche impazzite... Finalmente lo sparo,si comincia ed ognuno
inizia a pensare a quella che sarà la
sua corsa e a quello che sarà il suo traguardo. Si,perché la cosa bella di
questa manifestazione è che al suo interno ha tante gare su varie
distanze,ognuna con un traguardo tutto suo nei paesi che s’incontrano lungo il percorso. L’inizio in discesa è molto
facile e tanti si lasciano prendere “la mano” correndo ad un’andatura un po’
più veloce e pagheranno dazio dopo. Io corro insieme a Tallarita,col quale m’alleno
e Salvatore,un ragazzo di Parma molto simpatico;andatura da allenamento con
qualche variazione di velocità. Essendo partiti dal fondo del gruppo,passiamo
tanti amici ed è un continuo salutarsi. Dopo un po’ dico al parmigiano di
rallentare un po’ la sua corsa se vuole arrivare al traguardo nel migliore dei
modi... Farà così e farà registrare il
suo tempo migliore in una maratona. Intanto i paesi si susseguono ed il passaggio attraverso
il loro centro è sempre suggestivo e bello. Quando sono passati una trentina di
chilometri,causa un bisogno fisiologico,perdo Antonio. Tranquillamente e allungando
un po’ raggiungo Marco Bonfiglio,il milanese anche lui presente in Emilia per
un allenamento di rifinitura per una gara di cento miglia in terra americana
che poi lo vedrà vincitore. Anche col
meneghino mi diverto molto,chiacchieriamo e intanto s’ascolta la musica di
Verdi che viene sparata dagli altoparlanti lungo il tracciato. Non ci
accorgiamo neanche che comunque stiamo correndo una maratona ed arriviamo al
traguardo. Mi ristoro,con un bicchiere di tea e un panino ed intanto giunge
Antonio.Fa quello che ho fatto io e trascorsi cinque minuti,ripartiamo, sempre
di corsa, contromano sul percorso di gara. Ritornati al trentaseiesimo chilometro
decidiamo ancora di tornare verso Busseto in modo da poter usufruire dei
servizi della gara. Alla fine, una doccia calda,un piatto di pasta e buon allenamento svolto,in
fondo era quello che cercavamo. Buoni : il servizio navetta,il ristoro finale,il
pasta party,le docce e il percorso ormai consolidato. Da rivedere : location
ritiro pettorali e spogliatoi d’inizio gara.
venerdì 6 marzo 2015
Maratona di San Valentino 2015..."Una gita in Valnerina".
Non è mai facile parlare di una corsa: troppe sono le variabili e gli stati d’animo che s'alternano. Questi continui mutamenti possono far avere opinioni molto diverse,a volte
contrastanti, tra gli stessi atleti che magari hanno corso insieme per tutta la
durata della competizione. Per quello che mi riguarda,ogni dodici mesi mi
presento a Terni sempre molto volentieri;l’accoglienza è ottima,le persone sono
sempre gentilissime ed il fine settimana in terra umbra finisce sempre con:”Arrivederci alla prossima edizione”. Quest’anno, come lo scorso, ho avuto il
piacere di fare il “palloncino” col team di Marathon Truppen e la cosa mi è
piaciuta tantissimo. Avere la responsabilità di “guidare”un gruppo di atleti
che punta a un certo tempo e si fida di me m’inorgoglisce ma allo stesso tempo
mi responsabilizza facendomi mettere al
loro servizio completamente.Durante tutto il tempo li incito,tenendo su il morale nei momenti
cruciali ed ai ristori li aiuto a prendere quello che gli serve.
Quest’anno gli Organizzatori della Maratona di San Valentino hanno voluto cambiare
il percorso di gara; partiti da Terni,abbiamo raggiunto Ferentillo e dopo
un giro nel paese di Arrone,siamo ritornati nel capoluogo umbro, in piazza
Europa. L’anno scorso
invece lo start fu dato a Ferentillo e nel suo svolgersi la gara passò anche in
una zona industriale non proprio bella. La nota che caratterizza il tracciato
della competizione è il passaggio alla
cascata delle Marmore,un vero paradiso. La differenza sostanziale tra le ultime
due edizioni della kermesse è stata che in quella precedente si scendeva a valle in
un’unica direzione mentre, quest’anno, abbiamo avuto salita per i primi ventiquattro chilometri e per la parte restante una discesa lunghissima. Un percorso un po’ più difficile nella prima parte ma che io ho preferito
maggiormente. Gli oltre duemila concorrenti (tra maratona e mezza) hanno potuto
godere,aiutati anche da una giornata primaverile, della bellezza della Valnerina ed hanno partecipato ad una bella festa.I ristori sono stati buoni mentre si potrebbe migliorare quello all’arrivo,il ritiro dei pettorali al sabato è stato abbastanza veloce. Bella
e particolare la medaglia a forma di cuore. Forse le docce sono un po’
distanti ma di meglio non si può
fare,avendo il campo sportivo che le ospita a quasi un chilometro. Voglio rimarcare l'ospitalità e la gentilezza dei ternani,peculiarità non sempre riscontrabili ad altre latitudini Sostanzialmente una manifestazione simpatica.
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