giovedì 29 agosto 2024

Riconoscimento internazionale.

Riconoscimento internazionale. L'atleta brasiliano Regis Leal, finisher della Badwater Ultramarathon, ringrazia Ciro Di Palma Sport Mental Coach.
(da 1h 22'01" a 1h 22'34")

mercoledì 30 giugno 2021

giovedì 22 aprile 2021

RaIt Bike/Run, 1400km in 120 giorni... Gara virtuale ma con chilometri veri.


L'ultima gara podistica alla quale avevo partecipato si perdeva ormai nella notte dei tempi:
Ultra Milano - Sanremo 2016.
Con l'abbandono delle gare mi sono dedicato ad altri e più fortunati progetti; proprio mettendo a frutto queste nuove esperienze, l'anno scorso ho scoperto una cosa... Che non avevo ben chiaro un preciso obiettivo.
Sentivo che c'era qualcosa che mancava e non quadrava. A quel punto mi sono chiesto:" Adesso sei uno Sport Mental Coach, se venisse da te un atleta con un proposito non chiaro, con un qualcosa di non delineato, cosa faresti?"

La risposta è stata semplice... Ho svolto delle sessioni di Self-Coaching e, dopo qualche "incontro con me stesso, tutto è diventato più limpido e un obiettivo è emerso: RaIt Bike/Run. Una manifestazione organizzata dall'amico Andrea Accorsi e dal suo staff, con al proprio interno una bella sfida: COMPIERE 1400 CHILOMETRI IN 120 GIORNI.
Detto, fatto e mi sono iscritto.
Qualche giorno dopo, Andrea incuriosito dal vedere, dopo tanto tempo, il mio nome nell'elenco dei partecipanti, mi ha telefonato, abbiamo parlato un pò e gli ho spiegato i motivi grazie ai quali ero arrivato a prendere quella decisione. Trascorso qualche minuto mi ha proposto se, come Sport Mental Coach, fossi stato favorevole ad una partnership con la loro organizzazione. Dopo aver fatto le giuste considerazioni, la cosa è andata a buon fine.
Prima di parlare di chilometri è doveroso fare una premessa... Io, in questi anni, mi sono sempre allenato anche se non partecipavo a competizioni ufficiali, quindi non ho intrapreso questa sfida partendo dal "divano" ma da circa 120 - 140 chilometri settimanali di corsa.
Dal giorno dell'iscrizione, all'inizio della kermesse mancava ancora qualche mese e mentre correvo e mi allenavo, ristrutturavo l'obiettivo rendendolo sempre più sfidante:" Voglio finire in sessanta giorni...", "Voglio portarla a termine in cinquanta...", così arriva il primo giorno di marzo e parte la gara: OBIETTIVO 38 - 40 GIORNI.
Se poi ci fosse stato qualcuno più bravo di me sarei stato ben lieto di dirgli bravo e stringergli la mano.
Ho attraversato questi giorni di corsa con molto entusiasmo anche se dopo due settimane ho avuto un piccolo problema che mi ha permesso di correre solo centoundici chilometri in sette giorni. A quel punto, invece di piangermi addosso e conscio delle mie potenzialità, ho rivisto le medie giornaliere e riorganizzato i tempi della mia vita quotidiana per ritornare sull'obiettivo.

Il giorno più bello è stato l'antivigilia di Pasqua, quando, insieme a mia moglie (anche lei iscritta ma nella modalità Finisher), sono partito da Brescia città e percorrendo tutta la pista ciclopedonale del fiume Mella, sono arrivato a Marcheno per poi tornare giù, ripercorrendo lo stesso percorso. Circa cinquanta chilometri a contatto con i colori, col profumo della natura e in compagnia della persona che amo. Cosa chiedere di più?
La mia giornata tipo durante la gara è stata mediamente:
  • Andare e tornare da lavoro a piedi (circa 20 km);
  • Cammino durante il lavoro (6 -12 km);
  • Allenamento di corsa (20 - 25 km);
  • Camminata (dalle 2 ore alle 5 ore).
Non nascondo che ci siano state delle difficoltà, dovute a stanchezza, imprevisti di varia natura e problemi fisici, però...
Dopo 38 giorni, 16 giorni e 27 minuti sono arrivato a completare i 1400km che la gara richiedeva.
OBIETTIVO RAGGIUNTO!!!




Adesso che è tutto finito, ora che mi sono dato delle risposte, posso ritornare nell'ombra, da dove sono arrivato.

venerdì 5 gennaio 2018

24 ore di Bellinzona... "Una catastrofe!!!"

Ci vuole coraggio per correre un' ultramaratona ma ce ne vuole di più a scrivere quando si fallisce,quando si va incontro a una pessima figura. Sono passati sette mesi dalla 24 ore di Bellinzona e solo adesso,sbollita la rabbia, mi è tornata la voglia di progettare nuove imprese.
La gara in terra elvetica non era stata preparata in modo specifico (ero però allenato) perchè i progetti prevedevano altre cose ma,una volta iscrittomi,doveva essere una tappa d'avvicinamento a quello che era l' obiettivo stagionale cioè l' Atene-Sparta-Atene,invece tutto è crollato miseramente perchè non ho fatto funzionare la testa. Un errore non da me,freddo calcolatore.
Superficialità nell'approccio,aria di superiorità e non attenzione, sono mai dei buoni compagni di viaggio e ne ho avuta,se mai ce ne fosse stato il bisogno,la conferma e ripeto a un atleta della mia esperienza non doveva accadere.
La mia gara è durata solo 12 ore nelle quali avevo fatto tutto alla perfezione ma poi me ne sono andato,la mia testa ha detto :"Ok,vattene!!!". Non è così che si fa,assolutamente,avrei dovuto gestire la situazione in modo totalmente differente come altre volte e in condizioni molto peggiori. Col ritiro si era creata una crepa nel cervello che sicuramente m'avrebbe fatto ritirare alla ASA.
Una gara lunga è fatta di certezze e,in quel momento, le mie erano state minate.
Non avevo tenuto fede al mio "CREDERE,OBBEDIRE E COMBATTERE" e sono uscito sconfitto meritatamente compromettendo tutta una stagione, gettando alle ortiche mesi di sacrifici. Ne farò tesoro...
Un secondo posto di categoria non è assolutamente niente rispetto a quello che doveva essere e non è stato in termini di autostima e convinzione.

 Due le cose belle di questa giornata: la vittoria di Tallarita nella 12 ore e l'aver collaborato con i ragazzi di ALL4ALL Ticino Runners,un gruppo di atleti eccezionali.