Ci vuole coraggio per correre un' ultramaratona ma ce ne vuole di più a scrivere quando si fallisce,quando si va incontro a una pessima figura. Sono passati sette mesi dalla 24 ore di Bellinzona e solo adesso,sbollita la rabbia, mi è tornata la voglia di progettare nuove imprese.
La gara in terra elvetica non era stata preparata in modo specifico (ero però allenato) perchè i progetti prevedevano altre cose ma,una volta iscrittomi,doveva essere una tappa d'avvicinamento a quello che era l' obiettivo stagionale cioè l' Atene-Sparta-Atene,invece tutto è crollato miseramente perchè non ho fatto funzionare la testa. Un errore non da me,freddo calcolatore.
Superficialità nell'approccio,aria di superiorità e non attenzione, sono mai dei buoni compagni di viaggio e ne ho avuta,se mai ce ne fosse stato il bisogno,la conferma e ripeto a un atleta della mia esperienza non doveva accadere.
La mia gara è durata solo 12 ore nelle quali avevo fatto tutto alla perfezione ma poi me ne sono andato,la mia testa ha detto :"Ok,vattene!!!". Non è così che si fa,assolutamente,avrei dovuto gestire la situazione in modo totalmente differente come altre volte e in condizioni molto peggiori. Col ritiro si era creata una crepa nel cervello che sicuramente m'avrebbe fatto ritirare alla ASA.
Una gara lunga è fatta di certezze e,in quel momento, le mie erano state minate.
Non avevo tenuto fede al mio "CREDERE,OBBEDIRE E COMBATTERE" e sono uscito sconfitto meritatamente compromettendo tutta una stagione, gettando alle ortiche mesi di sacrifici. Ne farò tesoro...
Un secondo posto di categoria non è assolutamente niente rispetto a quello che doveva essere e non è stato in termini di autostima e convinzione.
Due le cose belle di questa giornata: la vittoria di Tallarita nella 12 ore e l'aver collaborato con i ragazzi di ALL4ALL Ticino Runners,un gruppo di atleti eccezionali.