giovedì 20 gennaio 2011

3^ Maratona della Pace sulle sponde del fiume Lamone: Una giornata tra amici...

Partendo dall'assioma "Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace",posso affermare senza essere smentito da alcuno che la Maratona della Pace sulle sponde del fiume Lamone è veramente una bella gara.Ci sono delle persone alle quali non puoi dire di no e per il vincolo d'amicizia che ti lega e perchè sai che alle loro gare troverai un bell'ambiente ad aspettarti e tanta gente simpatica.Due di queste sono Enrico Vedilei e Francesco Capecci che con le loro manifestazioni appunto la Maratona della Pace e la 50km sulla sabbia di San Benedetto del Tronto offrono ai tanti podisti e accompagnatori tutto il loro essere "AMICI" dimostrando una disponibilità assoluta facendo in modo che tutti alla fine possano essere contenti e soddisfatti.Domenica scorsa si è corso,nella piccola frazione di Traversara di Bgnacavallo (Ravenna),la 3^ Maratona della Pace sul Lamone un trail su un circuito da ripetere ben cinque volte sull'argine dell'omonimo fiume che bagna questa parte della Romagna.La buona riuscita della corsa,secondo me ancora migliorabile in qualche dettaglio,ha radici che affondano nell'istante in cui l'ultimo atleta della passata edizione tagliò il traguardo, è da quel momento che il buon Enrico e la Sua organizzazione hanno iniziato a lavorare per questa edizione ascoltando e facendo tesoro dei consigli che gli furono dati,prendendo atto che ci furono delle cose che dovevano essere migliorate.Quest'anno non c'è stata la contemporaneità con la maratona classica,il percorso non lo potevi sbagliare perchè era un anello unico e non con giri corti e lunghi a seconda delle distanze della gara,le docce erano vicinissime... Insomma quelli che erano stati i problemi dello scorso anno adesso non c'erano più. Un consiglio però mi sento di poterlo dare all'amico Vichingo, "Perchè non mettere lungo il percorso dei bagni chimici che avrebbero favorito tanti atleti?" Lo spazio c'era e si poteva fare secondo me... Vale per il prossimo anno.In una giornata invernale con l'umidità che ti penetrava fino alle ossa e con un paesaggio con leggera nebbiolina degno di un quadro,poco più di cento amici ci siamo riuniti in questa landa della Romagna rispondendo all'invito dell'amico Vedilei dando vita ad una bella corsa.C'erano tutti,dagli atleti famosi ai piccoli camminatori,dai nazionali dell'ultramaratona agli amatori,dai finisher di grandi classiche a quelli che per la prima volta correvano una distanza più lunga della maratona (un nome su tutti l'amico Corrado Pasotto, a proposito benvenuto tra i "pazzi");tutti uniti dal vincolo dell'amicizia e della fratellanza... Emblematico è stato l'arrivo della gara dove Francesco Caroni e Gianluca Trincheri sono arrivati insieme proprio come a rafforzare quello che ho testè detto.Prima della partenza è stato tutto un susseguirsi di saluti e foto,tutto senza stress ed in allegria.Tra di noi podisti si agitava con la Sua macchina fotografica la simpatica Denise,sempre pronta ad immortalare le nostre gesta e guarda caso sempre nelle pose più strane.I ristori buoni ed abbastanza ben nutriti ci hanno accompagnato per tutta la durata della manifestazione e lungo il percorso solo un gel aperto e qualche bicchiere (pochissimi a dir la verità ma sempre troppi) a terra erano il segno del nostro passaggio,"Dai ragazzi,impegnamoci a non lasciare tracce del nostro passaggio"!!! Alla fine della gara una simpatica medaglia che s'ìilluminava è stato il nostro premio.Dopo la corsa tutt'insieme ad aspettare le premiazioni all'interno dell'associazione sportiva che ci ha ospitato ingannando il tempo d'attesa con un discreto e "casareccio" ristoro.Concludo ringraziando Enrico dell'invito e ribadendogli la fiducia,gli dico che sono convinto che l'anno prossimo sarà ancora meglio ed io ci sarò !!! La mia gara? Un buon allenamento finito in progressione senza mai essere in difficoltà.

martedì 11 gennaio 2011

Maratona sul Brembo...Una conferma e una Vittoria !!!

Era da tempo che questa maratona,che si corre nel giorno della Befana e prima 42,195 km dell'anno sul suolo italico,m'attirava. Non so il perché ,forse la locandina accattivante,qualche foto particolare del parco Callioni innevato che immortala alcuni atleti che sfidano il clima oppure incuriosito dal commento di tanti amici che dicevano scherzando :"La maratona sul Brembo ,quella dove vai a fare il criceto?";sta di fatto che quest'anno complice il giorno di riposo lavorativo e grazie all'ospitalità dell'amico Claudio sono andato anch'io a provare questa sensazione da animaletto in gabbia e posso dire con assoluta certezza che mi sono pure divertito tanto. Appena arrivato in questa piccola frazione del bergamasco dove si trovava il cuore pulsante della manifestazione sono stato colpito da tutto in modo favorevole. Nonostante le previsioni meteo "dicessero"neve, molti amici podisti e tanti accompagnatori riempivano il parco, tutti molto entusiasti e divertiti. Si vede subito quando le cose son fatte bene e quando c'è stato l'impegno massimo da parte degli organizzatori. Nei giardini c’erano nell’arco di cento metri: Deposito borse, spogliatoi, docce e ristoro; d'altronde non lo scopro certamente io che, quando s’impegnano in qualcosa,i Runners di Bergamo, lo fanno veramente in modo scrupoloso e bene, basti ricordare il mondiale della 24 ore di qualche tempo fa, quando con una cura quasi maniacale di tutto ne hanno fatto uno dei mondiali migliori se non proprio il migliore in assoluto!!! Avevo notato già all'atto dell'iscrizione la loro voglia di farci partecipare all'evento e fare in modo d'averci alla loro corsa; mi avevano illustrato il percorso nei particolari, parlato dei servizi e poi ad una mia domanda su come arrivare col treno sul posto mi dissero:"Non ci sono problemi,tu arriva a Bergamo la mattina che passiamo noi a prenderti in stazione". Certo altre maratone già offrono questo tipo di servizio però, siccome qui non era esplicitato sul depliant, diciamo che era una cortesia che mi avrebbero fatto. Prima della partenza,distante circa cinquecento metri dal parco,i soliti riti : Riscaldamento,abbracci,saluti e foto... Diciamo che l'allegria regnava sovrana e quest'aria di festa insieme ad una temperatura per me ideale per correre mi accompagneranno lungo tutti i 42,195km del percorso. I primi chilometri servono un pò come riscaldamento poi però comunque continuerò ad un'andatura tranquilla dovendo fare solo un allenamento. Percorriamo i primi 21km toccando varie frazioni di un percorso ben chiuso al traffico e ben assistito: Dalmine, Osio sopra, Osio sotto per poi ritornare al parco di Roncola di Treviglio; da li in poi dieci giri con altrettanti passaggi sul traguardo,anticipati da un gran bel ristoro dove mi fermerò ben cinque volte scambiando anche delle battute con i volontari e non dimenticando mai di ringraziarli. Ogni attraversamento dello striscione d’arrivo è una scena divertente,un duetto comico con l’amico Fabio,lo speaker della manifestazione,che conoscendo la mia fede calcistica mi punzecchia dando vita così a dei simpatici siparietti … Anche questo fa parte del folklore e rende tutto più simpatico e leggero. Unica nota stonata di tutta questa bella giornata di sport e di amicizia sono stati i giudici sul traguardo. Qui spero mi venga in aiuto chi conosce bene il regolamento:”Chi deve tenere il conto dei giri effettuati dagli atleti?”;” Chi li deve avvertire quando stanno per intraprendere l’ultimo giro?”. Dico ciò perché non avendo tenuto il conteggio di quante volte avessi fatto il periplo del parco mi sono aiutato col Garmin e sul traguardo quando alla fine sono arrivato ed il giudice mi ha detto:”Vai,vai” ,gli ho risposto :”Cosa,vai vai,io mi fermo poi sarà il chip a stabilire la verità”… E così è stato. A questo punto però mi chiedo,chi non aveva il supporto tecnologico,chi era poco lucido oppure chi come me si divertiva e basta,potrebbe anche aver fatto un giro in più,fermo restando che poi il chip avrebbe detto la verità sul tempo finale,però…!!!Forse sbaglierò e magari ripeto qualcuno mi verrà in soccorso ,ma dovrebbero essere i giudici di gara a farsi carico di tutto ciò,anche perché vengono profumatamente pagati per il servizio. Alla fine dopo aver ringraziato alcuni componenti dei Runners di Bergamo (Santo e Rosario) per l’ospitalità,gli ho esposto il problema,ne abbiamo discusso a lungo e mi hanno detto che sono a conoscenza di ciò ma che poco o niente possono fare. Mi son proprio divertito nel giorno della Befana a questa maratona,nel parco così come lungo il percorso cittadino di 21 km è stato un continuo scambio di battute e d’incoraggiamenti. Mi ricordo che al ristoro del ventesimo chilometro che era posto in discesa ho lasciato basita la signora che mi porgeva il bicchiere… ” Sali ?” Io l’ho guardata con finta aria stupita e le ho risposto :”No signora,io scendo”, facendole notare la pendenza della strada…Un attimo di smarrimento e poi una fragorosa risata. E’ stato un ottimo allenamento corso in tutta tranquillità a 4’32” al km e senza problema alcuno,doveva essere un “lungo lento” e così l’ho interpretato. Il fatto poi di correre gli ultimi 21 km in circuito non mi ha dato in alcun modo fastidio,anzi per me che mi alleno su una strada lunga 5 km che a volte percorro pure dieci volte per un totale di cinquanta chilometri, è stato puro divertimento. Concludendo mi piace ricordare due cose: La prima, tutti gli amici che mi conoscono, personalmente o attraverso facebook oppure tramite i miei articoli che mi hanno incitato e simpaticamente salutato lungo le vie orobiche e che voglio ringraziare. La seconda cosa che voglio ricordare, forse la più bella, quando un amico podista alla fine della gara mi ha detto:”Dopo aver letto il tuo articolo sull’inciviltà di certi podisti,al ristoro sono andato di proposito a cercare il cestino per buttare dentro il bicchiere vuoto”. VITTORIA !!!

martedì 4 gennaio 2011

Calderara: Maratona SI , Podisti (alcuni) NO !!!

Con la maratona di San Silvestro si è chiuso per me un anno sportivo fantastico. Ho raggiunto i due gli obiettivi (100km di Seregno e Spartathlon) che,col mio allenatore,c’eravamo posti ad inizio stagione e non ho avuto neanche un infortunio rilevante in allenamento.Lungo questo anno in giro per l’Italia e per l’Europa ho potuto rinsaldare vecchie amicizie e farne anche piacevolmente delle nuove,quindi quale migliore occasione come la maratona di Calderara per ritrovarne tante, divertirsi tutt’insieme e farsi gli auguri? Così è stato,una bella festa,una maratona tranquilla con un percorso bruttino a dir la verità ma chi viene a Calderara questo lo sa e chi ci ritorna è sicuro di trovare ben altri valori che gli fanno piacere,come la gentilezza ed il massimo impegno da parte di tutti. Certo qualche automobilista indisciplinato,nel bel mezzo del percorso, l’ho trovato ma certamente non posso dire che i volontari agli incroci non abbiano fatto il loro “dovere”,anzi. A questo punto però smetto di parlare della Maratona e voglio affrontare un discorso che è stato il filo conduttore di tutte le gare alle quali ho partecipato e che ha avuto il suo apice proprio in quel di Calderara di Reno. Voglio parlare dell’INCIVILTA’ di alcuni o tanti podisti che partecipano a queste manifestazioni, io non uso mezzi termini e riscrivo INCIVILTA’ ed aggiungo anche CATTIVA EDUCAZIONE ,perché proprio di tutto ciò si tratta !!! Non posso ammettere che su una strada lunga quattro,cinquecento metri e con diversi raccoglitori per le bottigliette sulla via ci fosse un mare di plastica ad occupare sede stradale che oltretutto metteva anche a repentaglio l’incolumità degli atleti. Amici miei,così non va,non ci siamo proprio. Ho visto con i miei occhi buttare delle bottiglie a terra col bidone a cinque metri e sentendomi poi dire quando li rimbrottavo:” E allora? I volontari che ci sono a fare ” ? Tanto per rispondere a costoro,i VOLONTARI,non sono nostri servi che compriamo per trenta euro all’atto dell’iscrizione ma sono delle persone che comunque per passione mettono a NOSTRA disposizione UN SERVIZIO e noi li dobbiamo RISPETTARE !!! Può capitare che una persona stanca,con i riflessi appannati non centri il raccoglitore e magari non abbia la forza d’abbassarsi a raccogliere la bottiglia,in questo caso entrano in gioco loro… I VOLONTARI.  Non può essere, però, che ce ne siano migliaia a terra. Forse signori miei non avete capito lo spirito della corsa e dello sport in generale. Io l’ho capito da solo e senza che nessuno me lo dicesse quando all’arrivo di una maratona qualche anno fa ,seduto sul marciapiede,uno straniero abbastanza su di peso e sfinito dallo sforzo,mi chiese:” Ti sei divertito “? Un italiano avrebbe detto:”Che tempo hai fatto”? oppure :”Ti sei migliorato”? Capito la differenza,signori miei? A quelle parole di quell’uomo,mi sentii piccolo piccolo,perché fu proprio in quel momento che capii cos’è lo SPIRITO DELLA CORSA . Podisti cari,aprite gli occhi,NOI SIAMO DEGLI AMATORI, non lo dimentichiamo,amatore però non vuol dire che non facciamo le cose seriamente oppure che non c’impegniamo fino in fondo,anzi,ma vuol dire partecipare all’evento e diventarne tutt’uno e aiutarsi quando ci sono delle difficoltà, Insomma non dobbiamo MAI dimenticare il senso civico ed i valori. Io sono il primo e chi mi conosce lo sa, a criticare quando ci sono alcuni organizzatori che fanno i furbi oppure se ci sono delle cose che non vanno ma sono anche il primo a ringraziarli quando vedo che l’impegno profuso è il massimo. Ringrazio sempre i volontari ai ristori e agli incroci reputandoli miei collaboratori ,perché tutt’insieme “facciamo” la gara e ci divertiamo. Ci siamo capiti ??? Siamo sempre pronti a criticare ma noi ci guardiamo??? Nei regolamenti delle ecomaratone c’è scritto che se si buttano dei rifiuti lungo il tracciato si è passibili di squalifica… Abbiamo bisogno noi “popolo della strada” che qualcuno imponga tutto ciò quando invece dovrebbe essere normale? Abbiamo bisogno di essere minacciati ? Dai allora…!!! Voglio concludere questa lunga parentesi dicendo che sarei contento se qualcuno leggendo questo scritto,pensasse un pò…