lunedì 24 marzo 2014
La mia 6 ore di Torino 2014
Un buon
successo ha riscosso, sabato scorso a Torino, la 6^ edizione di Recordando, una
manifestazione sapientemente organizzata da “Il giro d’Italia Run”. Gli oltre
cinquecento atleti intervenuti hanno dato vita ad una bella giornata di sport,
competendo in due distinte gare: 10
km e 6 ore (alla prima edizione) ed hanno
contribuito a regalare al capoluogo sabaudo un’altra “medaglia” di cui essere
veramente fieri. L’occasione é poi anche servita agli Organizzatori per provare
il percorso di 1420 m
che sarà teatro di gara del mondiale della 24h il prossimo anno ed ancor di più
per verificare l’adeguatezza delle strutture che serviranno agli atleti che nel
2015 arriveranno in Piemonte da tutto il mondo. Per quello che può essere la
validità del mio giudizio, promuovo a pieni voti la parte logistica e, fatto
salve un paio di curve un pò scomode, anche il percorso che, comunque, si
presenta per il novanta per cento ampio e scorrevole. Io hopartecipato alla
gara di 6 ore con lo scopo di fare un test per verificare la bontà del percorso
intrapreso col Maestro Tallarita, otto mesi fa. Strada che mi ha portato a
migliorare sulla distanza delle 12h a ottobre e, adesso, alla luce del
risultato di Torino, anche sulla 6h, facendomi entrare nel giro degli atleti
tenuti sott’osservazione dai vertici della nazionale della 24 ore. Come faccio
sempre, quando si tratta di gare importanti, sono arrivato il giorno prima in
terra piemontese in modo da poter riposare bene e giungere fresco alla partenza
dell’indomani. Domenica 16 marzo, alle nove mi presento in un parco Ruffini già
in fermento per la presenza di molte persone e mi metto alla ricerca di colui
che é partito da Reggio Emilia in mattinata per farmi da assistente, Antonio
Tallarita. Non sto qui a far capire chi é questo personaggio, per lui parlano
il suo curriculum e la sua storia; saperlo al mio fianco é per me prima di
tutto un onore e
poi uno stimolo non da poco ed il fatto che io non voglia deluderlo, mi fa dare sempre il 110% negli allenamenti ed in gara. Con bene in mente quello che dovrà essere la gestione della gara, mi reco alla partenza non prima però d’aver salutato tante, tantissime persone che mi onorano della loro amicizia. Ore 10, parte la disputa. Sul giro che inizialmente é più lungo, data la presenza di una miriade d’atleti che partecipavano alla gara più corta, si nota subito chi sono gli atleti che lotteranno per la vittoria nella10 km e chi farà gara di
testa nella sfida più lunga; questo, senza togliere niente a nessuno o
glorificare altri, anzi ogni presente ha dato qualcosa per rendere speciale
questa giornata di sport. Dopo circa due ore, con la fine della corsa breve, é
cambiato anche il percorso e siamo stati riportati sul giro da 1420m. La gara
ha già preso la sua piega con i nazionali Evangelisti e Baranzini al comando,
seguiti da me e Paoletti un
pò staccati, ma sempre nel vivo della gara. Il mio é un passo regolare e non ho nessun problema, al mio box c’è sempre chi mi consiglia, mi sprona e mi dice i distacchi. Verso la quarta ora di gara, il suggerimento é: “Rallenta!” Obbedisco come fa un pilota di Formula 1 quando parte l’ordine dal “muretto”. Intanto, davanti a me, il forte Baranzini inizia a rallentare leggermente ed io gli recupero un bel pò di metri. Quando mancano soli trenta minuti allo scadere delle sei ore, me lo trovo davanti e non posso non superarlo data l’andatura diversa dalla mia. Intelligentemente si mette in scia, mi controlla e a dieci minuti dallo stop mi ripassa, niente da eccepire. Nel frattempo mi raggiunge anche Paoletti, che per tutta la gara ha corso alternando ritmi infernali a ritmi umani, ci guardiamo e ci capiamo subito, d’altronde ci stimiamo e ci rispettiamo. Corriamo gli ultimi cinque minuti appaiati, aspettando gli spari del fine gara. Allo scadere delle sei ore mettiamo a terra, appaiati, i coni che serviranno poi ai giudici per determinare i metri corsi dopo l’ultimo passaggio sul traguardo e, convinti di una terza posizione a pari merito, ci rechiamo negli spogliato per la doccia. Io sono già convinto d’aver fatto un buona gara ed attendo il responso chilometrico dei giudici di gara per avere il suggello a tutto ciò. Esce il risultato ufficiale: Ciro Di Palma, 3^ classificato con 75,072km; Daniele Baranzini, 2^ classificato con 75,075km; vincitore della 1^ edizione della 6h: Michele Evangelisti con 77,912km. Io sono felicissimo perchè sono andato oltre le previsioni di cinque chilometri, ma nello stesso tempo mi chiedo: “… Ma Paoletti perchè é quarto?” Non riuscivo a spiegarmelo, ma poi, da un’attenta visione dei passaggi registrati dai chip, risultava che io avevo fatto un giro corto in più rispetto al forte amico lombardo. Peccato, mi é dispiaciuto tanto e lui ha accettato con classe e signorilità il responso. Lo conosco bene Nerino, saprà rifarsi ed io sarò il primo a congratularmi con lui. Dopo un pò c’è stata la premiazione ed io ero li, sul gradino più basso del podio, guardavo Tallarita tra il pubblico e lui capiva che in quel preciso istante lo stavo ringraziando. Per me la strada é ancora lunga, però stiamo lavorando bene in previsione della 24h che si terrà sempre lì ad aprile prossimo. Il sogno, che dovrà essere suffragato dai risultati, di una convocazione futura per i mondiali della 24 ore, continua… Non svegliatemi. Concludo scrivendo quello che mi resta nella mente di questa gara: un buon tracciato, un’organizzazione all’altezza, un pò di persone che hanno invaso il percorso anche se avevano niente da spartire con la manifestazione e la mancanza di un cronometro sul traguardo. Nel cuore, invece, indelebile rimane l’abbraccio alla fine con gli amici, “avversari” per sei ore e la stretta con Tallarita. Se oggi posso essere contento d’aver fatto una buona gare e di essermi espresso al meglio, il merito è tutto suo. Grazie Maestro.
poi uno stimolo non da poco ed il fatto che io non voglia deluderlo, mi fa dare sempre il 110% negli allenamenti ed in gara. Con bene in mente quello che dovrà essere la gestione della gara, mi reco alla partenza non prima però d’aver salutato tante, tantissime persone che mi onorano della loro amicizia. Ore 10, parte la disputa. Sul giro che inizialmente é più lungo, data la presenza di una miriade d’atleti che partecipavano alla gara più corta, si nota subito chi sono gli atleti che lotteranno per la vittoria nella
pò staccati, ma sempre nel vivo della gara. Il mio é un passo regolare e non ho nessun problema, al mio box c’è sempre chi mi consiglia, mi sprona e mi dice i distacchi. Verso la quarta ora di gara, il suggerimento é: “Rallenta!” Obbedisco come fa un pilota di Formula 1 quando parte l’ordine dal “muretto”. Intanto, davanti a me, il forte Baranzini inizia a rallentare leggermente ed io gli recupero un bel pò di metri. Quando mancano soli trenta minuti allo scadere delle sei ore, me lo trovo davanti e non posso non superarlo data l’andatura diversa dalla mia. Intelligentemente si mette in scia, mi controlla e a dieci minuti dallo stop mi ripassa, niente da eccepire. Nel frattempo mi raggiunge anche Paoletti, che per tutta la gara ha corso alternando ritmi infernali a ritmi umani, ci guardiamo e ci capiamo subito, d’altronde ci stimiamo e ci rispettiamo. Corriamo gli ultimi cinque minuti appaiati, aspettando gli spari del fine gara. Allo scadere delle sei ore mettiamo a terra, appaiati, i coni che serviranno poi ai giudici per determinare i metri corsi dopo l’ultimo passaggio sul traguardo e, convinti di una terza posizione a pari merito, ci rechiamo negli spogliato per la doccia. Io sono già convinto d’aver fatto un buona gara ed attendo il responso chilometrico dei giudici di gara per avere il suggello a tutto ciò. Esce il risultato ufficiale: Ciro Di Palma, 3^ classificato con 75,072km; Daniele Baranzini, 2^ classificato con 75,075km; vincitore della 1^ edizione della 6h: Michele Evangelisti con 77,912km. Io sono felicissimo perchè sono andato oltre le previsioni di cinque chilometri, ma nello stesso tempo mi chiedo: “… Ma Paoletti perchè é quarto?” Non riuscivo a spiegarmelo, ma poi, da un’attenta visione dei passaggi registrati dai chip, risultava che io avevo fatto un giro corto in più rispetto al forte amico lombardo. Peccato, mi é dispiaciuto tanto e lui ha accettato con classe e signorilità il responso. Lo conosco bene Nerino, saprà rifarsi ed io sarò il primo a congratularmi con lui. Dopo un pò c’è stata la premiazione ed io ero li, sul gradino più basso del podio, guardavo Tallarita tra il pubblico e lui capiva che in quel preciso istante lo stavo ringraziando. Per me la strada é ancora lunga, però stiamo lavorando bene in previsione della 24h che si terrà sempre lì ad aprile prossimo. Il sogno, che dovrà essere suffragato dai risultati, di una convocazione futura per i mondiali della 24 ore, continua… Non svegliatemi. Concludo scrivendo quello che mi resta nella mente di questa gara: un buon tracciato, un’organizzazione all’altezza, un pò di persone che hanno invaso il percorso anche se avevano niente da spartire con la manifestazione e la mancanza di un cronometro sul traguardo. Nel cuore, invece, indelebile rimane l’abbraccio alla fine con gli amici, “avversari” per sei ore e la stretta con Tallarita. Se oggi posso essere contento d’aver fatto una buona gare e di essermi espresso al meglio, il merito è tutto suo. Grazie Maestro.
giovedì 13 marzo 2014
Maratona di San Valentino 2014 : Una bel week-end...
Non ero mai stato a Terni per correre la maratona di San
Valentino ma quest’anno, complici il mio ruolo di pacer ed il piacere di voler
vivere una splendida giornata con tanti,tantissimi amici, ho deciso di
partecipare a quella che poi si è rivelata una bella gara. Avevo letto, gli
anni scorsi, di un percorso un pò brutto ma di un’organizzazione molto curata;dopo il week end in terra umbra confermo le lodi agli Organizzatori e devo anche scrivere che il tracciato della corsa
è stato molto migliorato rispetto a quello che fu negli anni precedenti. Certo,Terni
non è Roma,Firenze,Venezia o Napoli ma ha saputo sfruttare
pienamente,valorizzandolo, quello che è il suo territorio. Partenza da
Ferentillo, nella Valnerina,piccolo comune che ha la particolarità d’essere
diviso in due frazioni dal fiume Nera e che vede l’imponente presenza di due
antiche rocche che dominano il paese. Arrivo in piazza della Repubblica in
pieno centro città a Terni. Una prima parte di percorso in discesa,un lungo
fiume di persone che si è mosso ridente e felice in una cartolina quasi fiabesca
che vedeva sullo sfondo: chiese,campanili,rocche che rapivano i sensi,facevano
viaggiare la mente e affievolire al tempo stesso il disagio della fatica che aumentava sempre
di più col susseguirsi dei chilometri. Una gradevole domenica resa splendida poi da un
sole fantastico. All’improvviso però un boato ha rotto il leggero andare dei
podisti : La cascata delle Marmore. Molto suggestivo, particolare e bello
questo passaggio dove non pochi atleti si sono fermati per farsi immortalare in
questa entusiasmante cornice d’acqua. Si è proseguito poi verso il capoluogo
umbro; solo per qualche chilometro (tre o quattro) il percorso è diventato
bruttino e col fondo stradale pieno di buche ma tutto ciò è stato veramente insignificante
a confronto di tutto quello che questa maratona ci ha saputo dare. Il traguardo nel cuore
pulsante della città è stato molto bello, molti cittadini hanno atteso l’arrivo
dei podisti regalando a tutti un sorriso ed un caloroso applauso. Alcuni disagi
si sono verificati il sabato sera al pasta party,problemi non imputabili agli Organizzatori
che,anzi,ci hanno fatto sentire come a casa nostra e che hanno saputo far
fronte all’inconveniente ritardando l’orario
di partenza dei pullman verso gli alberghi dove tutti o quasi gli atleti erano
alloggiati. Simpatico il giro col trenino alla vigilia del giorno di partenza della kermesse che ha portato tanti di noi in visita alla Basilica di San Valentino. Le docce alla fine della gara erano un pò lontane ma arrivando nel
salotto bello della città può verificarsi questo inconveniente ma lo si può anche giustificare. Ristori forniti,puntuali e volontari gentilissimi. Nei numeri buona la partecipazione alla gara regina e alla mezza maratona.Grazie
Terni.
sabato 1 marzo 2014
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