martedì 2 aprile 2013

19^ Acea Maratona di Roma : QUANDO A VINCERE E' LA SOLIDARIETA'.


Sono trascorse due settimane dalla fine della 19^ Maratona di Roma, ormai anche l’ultima eco si è dissolta nell’infinito ed il risultato della gara appartiene alla storia della manifestazione. Un semplice ed anonimo numero chiuso lì, in un file nel web. Ho fatto passare tutto questo tempo prima di scrivere questa cronaca perché volevo fosse scevra da condizionamenti e nuda di una qualsivoglia esagerazione dovuta al momento storico nel quale si è svolta la gara: Elezione a sommo Pontefice del cardinale Bergoglio e la vittoria dell’Italia di rugby sull’Irlanda. Non lasciarmi tradire dalla commozione o scadere nella retorica non è stato un esercizio di facile applicazione ma il motivo per cui eravamo giunti nella Città eterna e capitale del mondo ,probabilmente, qualche piccola scivolata me l’ha fatta fare. E' da oltre un anno che sostengo con tutte le mie forze la campagna de "La Via della Felicità" e ciò mi ha aperto nuovi orizzonti. Grazie a questi e seguendo il  quarto ed il sesto precetto "Ama e aiuta i bambini" e "Dà un buon esempio",  sono andato nella  Capitale a donare  il mio,il nostro contributo per...

“Clamoroso, col tempo di 6h27’26”, un manipolo colorato di atleti taglia il traguardo e vince l’ultima edizione della Maratona di Roma”. Questo era il titolo che albergava nei miei pensieri di sognatore e che i miei occhi innocenti avrebbero voluto leggere all’indomani della gara capitolina sulla stampa nazionale. Non sono impazzito, quella banda simpaticamente variopinta è realmente arrivata al traguardo e a suo modo ha veramente primeggiato. Lo ha fatto per il motivo per cui è giunta sulle sponde del Tevere e per l’idea che l’ha guidata per oltre quarantadue chilometri. L’ha fatto per beneficenza e, allora, sia loro che la onlus “La casa di Andrea” hanno meritato il gradino più alto del podio. Nata da un’idea di Mauro Firmani e magistralmente organizzata dal suo entourage, questa presenza ha raccolto oltre tremila euro che prontamente sono già stati devoluti all’associazione. “La casa di Andrea” si occupa di dare un tetto a chi viene da lontano e non avrebbe i soldi sufficienti per stare vicino al figlio che si trova in qualche struttura medica per gravi patologie, fa in modo che non venga meno il legame del bimbo con la mamma che al tempo stesso può continuarlo ad accudire, accarezzarlo e regalargli qualche speranza in più per il futuro. Seguendo una traccia del filosofo francese Denis Diderot che: “Non basta fare del bene, ma bisogna anche farlo bene”, è stato tutto curato nei minimi particolari. E’ stata fatta una raccolta di cimeli sportivi che poi sono stati i premi di una lotteria, si è deciso di far arrivare da tutt’Italia persone mascherate per dare un tono di colore con la loro presenza che altrimenti sarebbe stata anonima in un oceano formato da oltre quindicimila anime. Sono state comprate delle caramelle donate ai bambini lungo il percorso, stampati e distribuiti migliaia di volantini per far conoscere alle persone il motivo della nostra corsa un pò fuori dal normale. In quel gruppo non c’era l’avvocato, il professionista, il campione o il manager, ma Topolino, Minnie, la Banda Bassotti, quello con la cresta colorata e tanti altri, tutti accomunati dalla voglia di regalare un sorriso a dei bimbi e ai loro genitori. Abbiamo trascorso una giornata bellissima, portando una nota di allegria per le strade del capoluogo laziale. Ci siamo fermati in diversi punti della città diventando preda dei tanti turisti incuriositi e chissà in quante decine di migliaia di scatti siamo finiti. La cosa bella che anche altri amici, lungo il percorso, si sono uniti a noi lasciando stare il cronometro e misurando la loro prestazione non col famoso “tempo”, ma con l’emozione e con i brividi che sicuramente avrà sentito sulla pelle. Manzoni scriveva: “...Che si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene, così si finirebbe per star meglio”. Cosa c’è di più vero di queste parole? Io lo trovo difficile da trovare e per questo ringrazio le tante maratone che, sempre in numero maggiore, in questi anni stanno dando visibilità a tante associazioni che ripeto sono senza fini di lucro e che tanto si reggono sulla forza dei volontari. Questa maratona rimarrà scolpita nel mio cuore perché non c’è cosa più bella che essere utile al prossimo, le lacrime di tutti al traguardo invece sono state il suggello ad una giornata fantastica. Grazie.