lunedì 16 dicembre 2013

Maratona di Reggio Emilia 2013 : Non puoi dire di no...

Chiedete ad un bambino se gli piacciono le caramelle,vi risponderà sicuramente di sì. Domandate ad un podista qual'é una delle maratone meglio organizzate in Italia e vi dirà senz'altro Reggio Emilia. Scrivere anche il mio consenso non fa altro che accrescere, meritatamente e giustamente, la fama di questa gara. Abbondanza, calore, allegria e qualità dei ristori fanno parte del dna e sono una caratteristica della manifestazione. Aggiungiamo anche che vengono a prenderti nella tua città, che ti fanno sentire a casa una volta arrivati a Reggio Emilia ed il cerchio si chiude. Qui non interessa avere la foto del vincitore col timer ufficiale che segna 2h07'00" e poi degl' altri: "Chissenefrega!", importa avere l'istantanea di tutti che al traguardo sorridono, distrutti dalla fatica ma felici di essere stati al centro dell'attenzione ed eroi per un giorno. Altri Organizzatori non si sentano offesi se al cospetto degli emiliani escono perdenti, cerchino di essere pungolati a fare meglio e pensino un pò meno al profitto. La mancanza di sponsor e la crisi abbracciano, purtroppo, tutto lo stivale italico e come scuse reggono fino ad un certo punto. Siate lungimiranti,usate la fantasia. Una cosa però all'amico Paolo Manelli, l'organizzatore, voglio chiederla: "Perché hai cambiato il percorso?" Va bene la prima parte con i lavori in piazza del Teatro che ti hanno costretto a rivedere il giro in centro, ma togliere il sottopasso del bowling per farci passare in una zona piena di curve secche, zeppa di capannoni e poi bruttissima, non credo sia stata un'idea brillante. Certo, quei duecento metri di salita sono scomodi e a quel punto del percorso potevano dar fastidio, però potevano anche rimanere.E' la mia opinione ma, nel cambio, penso c'abbiamo rimesso.
Concludo dando l'arrivederci a tutti alla prossima edizione, perché a Reggio Emilia, maratona Città del Tricolore, non si può dire di no.