giovedì 20 maggio 2010

Mente e motivazioni durante una mia corsa... (Articolo pubblicato anche su Nati Per Correre)

Nei giorni scorsi ho avuto oltre al piacere di conoscere Franco Lanfredi alla Maratona di Custoza,anche la soddisfazione di parlare con lui di argomenti interessanti. Da lì è scaturita la richiesta di scrivergli un articolo su come sviluppa la mente il processo di una gara lunga.
L'artcolo potete leggerlo anche sul sito Nati Per Correre a questo link:www.natipercorrere.it

Durante e dopo la maratona del Custoza,corsa ad un ritmo medio blando,circa 4'21"km,mi sono accorto,attimo dopo attimo,che nella mia mente e nel mio animo c'erano state delle trasformazioni che m'avevano fatto vivere la gara in modo particolare,diverso rispetto a quando correvo le maratone con l'assillo del cronometro.Da un pò di tempo sono passato alle ultramaratone e utilizzo le gare da 42.195km per allenarmi e,ripeto,facendo tutto ad un ritmo più lento rispetto a quando iniziai riesco a vedere,a sentire cose che prima neanche immaginavo.Tempo fa per me correre una maratona era come uno sprinter correre una gara di 100 m... La mente volta al traguardo,quasi in apnea,unico obiettivo il tempo finale;ciò che mi circondava non esisteva, praticamente ero in trance.Ho fatto delle corse dove alla fine neanche ricordavo da dove fossi passato,tale era la concentrazione che avevo. Oggi no,quando corro una maratona lo faccio con gusto però non è che corra col freno a mano tirato perchè comunque sarebbe uno sforzo...
... Correre così mi serve per consumare meno zuccheri e risorse mentali quando sono in una gara di endurance.Corro lasciando andare le gambe tranquillamente,rilassato fisicamente e mentalmente e così facendo nella mia testa prendono forma progetti,sogni,rivivo dei posti che vengono fuori dagli angoli più nascosti della memoria.La cosa più bella però è che riesco a "sentire"gli odori.Si,gli odori.Facendo ciò faccio il giro del mondo. Mi spiego meglio. Ho avuto la fortuna di girare il pianeta in lungo ed in largo e la mia mente ha fatto un gioco strano... Ha abbinato un luogo ad un odore e così, in un batter d'occhio, passo dalla verde Irlanda al Brasile,dalla Turchia al Togo e intanto faccio il periplo del mondo. Vivo molto bene questa sensazione e mi piace,perchè so che è mia e solo mia. Mi fa stare li e contemporaneamente a decine di migliaia di chilometri di distanza.Quando in una ultramaratona i chilometri iniziano ad essere tanti e la stanchezza inesorabilmente inizia a fare capolino,entra in gioco la motivazione.Inizio a caricarmi,dico a me stesso il motivo per il quale sono li e cosa mi ha spinto a fare ciò.In questo modo ottengo due benefici: Mi motivo e resto lucido mentalmente. Solo così riesco a gestire il tutto.Un'altra cosa che mi rilassa e mi aiuta quando corro è la musica,porto sempre con me l'i-pod,questo è il mio fedele compagno di viaggio.Nei momenti particolari a volte basta una strofa di una canzone,una melodia per riaccendere il motore e ripartire.Sempre con la musica che mi accompagna accade un'altra cosa strana... Il cervello agisce come un equalizzatore e cioè in alcuni momenti la musica è la principale protagonista della mia corsa poi un attimo dopo passa in secondo piano,fino a quasi sparire, quando un flash colpisce dall'esterno il mio pensiero portandomi a vagare con la mente in altri lidi.L'apoteosi è però quando riesce a miscelare il tutto: Note musicali,ambiente esterno e fantasie mentali varie.Concludendo dico che se vuoi correre e bene una gara di endurance devi avere una fortissima motivazione,una grandissima preparazione atletica,fisica e mentale ed il leitmotiv deve essere "SE CE L'HA FATTA QUALCUN ALTRO POSSO FARLO SICURAMENTE ANCH'IO"...Quindi iniziare a lavorare duramente... Perchè ricorda :" Se fai una buona gara e corri rilassato le maratone è perchè in settimana sudi e sputi sangue."

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